Gli asparagi non fanno primavera!
L’arrivo della primavera e atteso con trepidazione da tutti gli amanti della natura e, in modo particolare, dagli appassionati ricercatori di asparagi selvatici.
Gli asparagi sono tra i prodotti spontanei della terra maggiormente apprezzati sin dall’antichità. Molti conoscono e consumano gli asparagi coltivati, facilmente reperibile in commercio, i cui ceppi derivano dall’asparago comune (asparagus officinalis). Eccellente e attivamente ricercato dagli appassionati per il suo sapore assai più deciso però, è soprattutto l’asparago pungente (asparagus acutifoilus), facilmente riconoscibile per le foglie spinose e, appunto, come dice il nome stesso, pungenti.
Ma l’asparago è un frutto? No. L’asparago non è un frutto, ma è il turione, ossia il giovane getto della pianta che, se non raccolto, si trasforma in un nuovo fusto.
I turioni di asparago ed ancora di più i rizomi sono ricchi di:
- vitamina A
- vitamina C
- vitamine del gruppo B
Inoltre, ossiedono numerose caratteristiche e benefici. Qualche esempio?
Hanno un effetto diuretico, lassativo sedativo e dimagrante. Contengono aminoacidi (asparagina) e molti sali minerali.
Nell’organismo, dopo il consumo alimentare, si forma il metilcaptano, sostanza che viene eliminato attraverso le urine conferendo loro quel caratteristico odore penetrante e sgradevole. L’uso quindi non è consigliabile a chi soffre di infiammazioni renali, gotta, arteriosclerosi, calcoli e infiammazione delle vie urinarie.